PROCEDURE CONCORSUALI - Revocatoria ordinaria - Bene
gravato da ipoteca - Sussiste.
In tema di azione
revocatoria ordinaria, l’esistenza di un'ipoteca sul bene oggetto dell'atto
dispositivo, ancorché di entità tale da assorbirne, se fatta valere, l’intero
valore, non esclude la connotazione di quell'atto come “eventus damni”
(presupposto per l’esercizio dell’azione pauliana), atteso che la valutazione
tanto dell'idoneità dell'atto dispositivo a costituire un pregiudizio, quanto
della possibile incidenza, sul valore del bene, della causa di prelazione
connessa alla ipoteca, va compiuta con riferimento non al momento del
compimento dell'atto, ma con giudizio prognostico proiettato verso il futuro,
per apprezzare l'eventualità del venir meno, o di un ridimensionamento, della
garanzia ipotecaria: deve, pertanto, ritenersi che il solo fatto dell'esistenza
dell'ipoteca non fosse idoneo ad escludere il requisito dell'eventus damni e
deve rilevarsi – per latro verso - che i ricorrenti non hanno allegato di avere
dedotto e dimostrato (nei gradi di merito) la sussistenza di elementi che
potessero far ritenere che la banca non avrebbe avuto alcuna futura possibilità
di soddisfarsi (anche parzialmente) sull'immobile.