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Categoria: RAPPRESENTANZA

Cassazione, sentenza 24 gennaio 2018, n. 1751, sez. II civile

CONTRATTI IN GENERE - RAPPRESENTANZA - CONTRATTO CONCLUSO DAL FALSO RAPPRESENTANTE (RAPPRESENTANZA SENZA POTERI) - Difetto del potere rappresentativo

– Rilevabilità d’ufficio - Limiti - Difesa dello pseudo rappresentato nel merito - ratifica tacita - Equiparabilità - Fondamento.

 

 

In tema di contratto stipulato da "falsus procurator", il potere rappresentativo in capo a chi ha     speso il nome altrui è un elemento costitutivo della pretesa del terzo  nei  confronti  del  rappresentato e, pertanto, il suo difetto è rilevabile anche d'ufficio; tuttavia il comportamento processuale dello pseudo rappresentato che, convenuto in giudizio, tenga un comportamento da    cui risulti in maniera univoca la volontà di fare proprio il contratto concluso in suo nome e per suo conto dal "falsus procurator", opera anche sul terreno del diritto sostanziale e vale quale ratifica  tacita di tale contratto.