FAMIGLIA - MATRIMONIO - SEPARAZIONE
PERSONALE DEI CONIUGI - EFFETTI - ABITAZIONE - Scioglimento della comunione tra
coniugi - Valore dell'immobile assegnato al genitore convivente con i figli -
Determinazione - Rilevanza del relativo diritto personale di godimento -
Sussistenza.
L'assegnazione
della casa familiare ad uno dei coniugi, cui l'immobile non appartenga in via
esclusiva, instaura un vincolo (opponibile anche ai terzi per nove anni, e, in
caso di trascrizione, senza limite di tempo ) che oggettivamente comporta una
decurtazione del valore della proprietà, totalitaria o parziaria, di cui è
titolare l'altro coniuge, il quale da quel vincolo rimane astretto, come i suoi
aventi causa, fino a quando il provvedimento non sia eventualmente modificato,
sicché nel giudizio di divisione se ne deve tenere conto indipendentemente dal
fatto che il bene venga attribuito in piena proprietà all'uno o all'altro
coniuge ovvero venduto a terzi.