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Categoria: AZIENDA

* Cassazione, ordinanza 14 ottobre 2014, n. 21632, sez. VI


Cessione azienda - Valore determinato ai fini dell’imposta di registro - plusvalenza

 

 


Deve escludersi che il giudice chiamato a verificare la legittimità dell’accertamento operato dall’amministrazione in tema di plusvalenza sulla base dei valori acclarati ai fini dell’imposta di registro per effetto del giudicato formatosi rispetto a tale tributo sia vincolato alle valutazioni ivi espresse. Per questo motivo risulta errata l’espressione giudicato interno che non si addice affatto ai rapporti che intercorrono tra accertamento ai fini dell’imposta di registro e quantificazione della plusvalenza. Non si può considerare esaurito il potere di accertamento valutativo da parte del giudice investito della verifica in ordine alla legittimità dell’accertamento in tema di plusvalenza, invece sussistendo l’attività di (doverosa) verifica, da parte di quello stesso giudice, della consistenza degli elementi, offerti dal contribuente, per superare i valori utilizzati dall’amministrazione, tanto rientrando nei generali poteri conferiti al giudice dagli articoli 115 e 116 c.p.c.